Da un post facebook di una mamma.
Se dicessi che sono soddisfatta, mentirei. Ho provato un sensazione di felicità. Ecco, la frase che ho usato con i docenti è stata “sono felice”.Sono felice perché ho raggiunto il mio obiettivo: rendere mio figlio consapevole delle sue capacità senza che si senta più inadeguato, fuori luogo, inopportuno, timoroso. Adesso chiede spiegazioni se fa un errore senza per questo sentirsi stupido. Si propone in lavori di gruppo, alza la mano per intervenire senza avere la paura di dire una cosa sbagliata. Studia con più leggerezza senza sentirlo come un peso. Sono felice se è lui stesso a dirmi che questa sua sicurezza è dovuta alla terapia perché vuol dire che ho scelto la strada giusta ed ho fatto bene a credere che fosse sacrosanto dargli una possibilità (nella peggiore delle ipotesi saremmo rimasti al punto di partenza) e che fosse scorretto nei suoi confronti non tentare, perché nessuno va lasciato indietro. Lucia Fusco grazie
