Ma seriamente?? Ma che davvero?
La mia mail alla docente, una richiesta di aiuto. La sua risposta, anzi la loro risposta, vergognosa, indecente. In due e non hanno capito un cazzo eh!! E l’ha pure letta tante volte!
Ma quante parole e quanta prosopopea nel decantare quanto siano meravigliosi e fantastici questi docenti e questo impeccabile consiglio di classe, tiè!!! Tutti sti corsi e mai che avessero detto qualcosa di utile e sensato alla bambina. Forse aspettavano babbo natale. Che è arrivato ma non gli è piaciuto!!Ho dovuto trattenere il vomito.
E chest è!!!
Io a lei:
Buonasera Professoresse. Perdonate il disturbo, sono Lucia Fusco la logopedista di ……….La Signor …….. legge in conoscenza avendomi autorizzato a scrivere questa mail.
Vi scrivo, avendo preso in carico ……., per mettermi a vostra disposizione in merito al nuovo percorso logopedico iniziato da ………………… ha poca stima di se e poca fiducia nelle sue capacità, convinta di non essere capace, e questa è una cosa che non possiamo permettere, i danni rischiano di essere davvero enormi. ……….. ha necessità di capire che non è affatto stupida, anzi. Ha necessita di lavorare in maniera autonoma e serena, senza la presenza costante di un adulto che le suggerisce che da sola proprio non ce la fa. Autonomia e in dipendenza, fondamentali per uno studio corretto e per la sua serenità.
Il percorso che faremo insieme la porterà a comprendere tutto questo e a fare in modo che lavori a scuola e a casa in completa autonomia e con molte soddisfazioni. Sono assolutamente certa che insieme potremo aiutarla nella maniera migliore possibile.
Ho già provveduto a scaricare tutti i suoi libri di scuola in formato pdf modificabile in modo che possa lavorarci senza problemi sul computer. Nei prossimi giorni le installerò tutti i programmi per lei necessari.
Mi dispiace disturbarvi ma voi mi insegnate che una delle prima cose che un bambino desidera è avere la stima e la fiducia dei suoi docenti.Vi ringrazio per la vostra disponibilità e resto a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore necessità.Grazie ancora e buon fine settimana.
Lucia.
Lei:
Gentile dott.ssa Fusco,la ringrazio per la sua mail e sono contenta di sapere del nuovo percorso di ………, che le porterà sicuramente grandi soddisfazioni, oltre a migliorare la consapevolezza di sé e la fiducia nelle sue capacità.Devo dire che ho riletto la sua lettera molte volte e ne ho parlato a lungo anche con la collega di Inglese che ci legge in copia, la responsabile dell’area Bes …………….
Non riuscivamo proprio a capire il senso del passaggio in cui ci dice “………. ha necessità di lavorare in maniera autonoma e serena, senza la presenza costante di un adulto che le suggerisce che da sola proprio non ce la fa”. Questa allusione alla presenza costante di un adulto che sminuisce le capacità di ……… proprio non la capivamo, da una parte perché a scuola ……. mostra (forse solo esteriormente, ma almeno a quanto si vede) di essere una bambina sempre sorridente, chiacchierona, serena, che non ha mai la presenza costante di un adulto accanto – al di fuori, ovviamente, del docente di classe – e in secondo luogo perché tutto il consiglio di classe dalla prima media, quindi da più di un anno, ha accolto le individualità di un gruppo composito ed eterogeneo con spirito di inclusione e di integrazione. Posso rassicurarla sul fatto che non c’è nessun adulto che si mette di fianco a ……… a suggerirle che non è capace, dando noi quotidianamente il nostro meglio per portare sia lei sia i suoi compagni ad imparare divertendosi, sfruttando al meglio le proprie capacità, con tutte le tecniche didattiche che anche nella nostra scuola costituiscono oggetto di corsi di approfondimento.
C’è da dire che, come lei sicuramente saprà, non basta schioccare le dita e dire “oplà” per avere un risultato tangibile e durevole; da come conosco ………., anche l’anno scorso ha avuto dei periodi più critici ai quali poi sono seguiti dei periodi migliori, e a quanto pare ora la bambina accusa ancora delle difficoltà; inoltre, mi chiedo se si è domandata se, forse, a mio parere, un incoraggiamento dato una volta alla bambina in un certo contesto, pur offerto con le migliori intenzioni, sia stato involontariamente compreso e registrato come una conferma delle proprie scarse capacità. Quindi, torno a rassicurarla sul fatto che la scuola lavora per il successo formativo degli alunni, non per affossarli o denigrarli, e ogni iniziativa per il bene degli alunni non ci può che rendere felice: iniziamo dunque questa sperimentazione con il pc, i colleghi sono stati avvertiti e sono sicura che i risultati non tarderanno a venire.
Le auguro buon lavoro
Io a lei:
Salve. Prendo atto con estremo dispiacere che la mail che ho inviato è stata del tutto mal interpretata, senza che ve ne sia però motivo valido.
Mi spiego meglio. La mia affermazione “………. ha necessità di capire che non è affatto stupida, anzi. Ha necessita di lavorare in maniera autonoma e serena, senza la presenza costante di un adulto che le suggerisce che da sola proprio non ce la fa. Autonomia e in dipendenza, fondamentali per uno studio corretto e per la sua serenità.” non fa alcun riferimento alla scuola, basta rileggerla per rendersene conto chiaramente.
Perdonatemi, in quale parte della frase avete dedotto che stessi parlando della scuola?? Perchè vi sentite chiamate in causa e messe in discussione se io MAI ho citato l’ambito scuola??
Parlavo di autonomia, indipendenza, fluidità di studio, e tanto altro, molto ben deducibile dalle mie parole.Io vi ho scritto per chiedervi aiuto, mi pareva fosse estremamente chiaro nella mail.
Dispiace davvero leggere questo essere cosi prevenute, entrambe.
Parlavo invece genericamente, su tutta la linea “apprendimento” e soprattutto a casa, di una bambina che studia con la mamma la sera dopo una intera giornata di lavoro, perchè da sola non riesce. E sappiamo bene che non riuscire a studiare da soli ci distrugge emotivamente, giusto? Parlavo di una bambina che non usa alcuno strumento previsto dalla legge e adeguato alle sue difficoltà che possa rendere facile l’accesso alle informazioni e quindi all’apprendimento senza accumulare lacune. Parlavo di una bambina che spesso prende insufficienze pur studiando tutto il giorno e che non prende mai un voto superiore a 6, una bambina che spesso non vuole venire a scuola, luogo che per lei rappresenta la fatica e l’insuccesso (che forse nasconde bene?? I dsa sono un portento a farlo, forgiati oltremodo dal fatto di non essere capiti da nessuno.) e che l’ha fatta piangere facendola sentire “stupida”, perchè questo è quello che vive ………. e che riporta a casa e ora anche a me. Quando pensi che la colpa sia tua perchè sei lenta, stupida e diversa dalle compagne tendi a nascondere ciò che sei. Sta a noi adulti capirla questa sofferenza, leggerla nei comportamenti e nelle “chiusure emotive”.
Parlavo di una bambina alla quale nessuno ha mai proposto strumenti adeguati come computer, lettore vocale, dizionari digitali, mappe e schemi a fiumi, programmi per la matematica, tutto affinchè potesse imparare al meglio e come i compagni senza restare indietro vivendo continui insuccessi
………… non usa nessuno strumento, a fronte di una diagnosi importante con punteggi bassi, come potrebbe affrontare la sua caratteristica e studiare senza gli strumenti adeguati?? E’ come se io a voi chiedessi di leggere senza occhiali o di correre con una caviglia gonfia, è la stessa identica cosa. Magari ci si riesce ma non viene fuori un bel lavoro, proprio come per ……..
Tutto qui.
Però sono io che vi chiedo una spiegazione. Denigrare?? Affossare?? E dove avete mai letto tutto questo nella mia mail?? E dove mai avete dedotto tutto questo?? Tutto questo stare sulla difensiva ha del surreale, davvero.
Che cosa significa questa frase “C’è da dire che, come lei sicuramente saprà, non basta schioccare le dita e dire “oplà” per avere un risultato tangibile e durevole”??
Oplà?? E dove è scritto?? E quando è stato scritto?? Mai detto ma nemmeno mai presupposto una cosa del genere, ma mai davvero.
Anzi, io penso esattamente il contrario, soprattutto perchè ………. ci arriva tardi agli strumenti, tardissimo davvero.
Ancora, cosa significa “inoltre, mi chiedo se si è domandata se, forse, a mio parere, un incoraggiamento dato una volta alla bambina in un certo contesto, pur offerto con le migliori intenzioni, sia stato involontariamente compreso e registrato come una conferma delle proprie scarse capacità”. ??
Di cosa sta parlando??
Io personalmente parlo solo di ciò che dico io e di ciò che so con certezza assoluta. Se si riferisce a quello che lei ha detto a ……… a scuola, io ne sono fuori, non c’ero. Lo stesso vale per quello che la mamma di ………. le ha detto, quando le ha chiesto spiegazioni per qualcosa scritto da me. Non poteva certo sapere cosa io intendessi, le pare??
Come è chiaro parlavo di tutt’altro, che è pero ampiamente stato travisato. Onestamente resto basita, mai accaduto nulla del genere. E a saperlo avrei anche evitato di scrivervi in maniera accorata chiedendo aiuto per una vostra studentessa.
E’ che sono abituata alla collaborazione proficua con i docenti e i dirigenti, collaboro coi provveditorati da anni e faccio formazione nelle scuole di tutta Italia, e tutto mi sarei aspettata tranne che una risposta del genere.
Ripeto dispiace infinitamente che una mail, una richiesta di aiuto come quella che vi ho inviato, venga travisata e interpretata cosi “malamente” sentendosi chiamati in causa quando non vi è alcun motivo.
Il lavoro con …….. prosegue, e di sicuro avrà risultati eccellenti, e sono certa sarà anche la scuola a beneficiarne. Un bambino felice e consapevole di se stesso è un ottimo studente. Sempre.
Resto ovviamente a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore necessità. Buon lavoro a voi.
Cordialmente.
Lucia Fusco.