I docenti della scuola italiana.
Quelli belli assai.
Quelli bravi.
Quelli formati.
Quelli che tutto sano. Sanno tutto loro e solo loro.😉
Lo lascio aperto il post, ci tengono tanto eh.
RISERVATISSIMA E PERSONALISSIMA
Riscontro con enorme tristezza, stupore e incredulità, benché ci si vanti di formazione eccellente, che ad oggi ancora si chieda se …. (DSA severo, ed è tutto dire) possa fare dettati o copiare alla lavagna o registrare, che ancora si chieda di lasciargli fare cosi “almeno in matematica”, dove l’errore è ancora più presente, frequente e probabile. Ma chi è preparato questo lo sa.
Tutti, ma proprio tutti tutti, sanno che i dsa non devono fare dettati, non devono prendere appunti o copiare nulla alla lavagna, che devono usare il pc con lettore e correttore ortografico, che vanno dati file digitali per studiare a casa col computer, che devono usare il lettore vocale per TUTTO, che in matematica la copia fa fare errori assurdi, ecc ecc… ma lo sanno proprio tutti, anche i ragazzini in classe.
Quello che lascia allibiti, stupefatti e sconcertati è che …….. finora non ha avuto modo di fare nulla secondo la legge, e lui per paura non ha mai detto nulla. Pensi quanto grave possa essere la situazione per questo bambino che ha questi docenti da oltre un anno.
Le sue/vostre destabilizzanti richieste, poste alla famiglia, dimostrano chiaramente che …….. ha continuato a copiare alla lavagna, a scrivere sotto dettatura, a non utilizzare computer in classe, ecc ecc.
Secondo i docenti di …….. gli strumenti si riducono giusto a qualche mappa. Ma che affare!!
La legge e le linee guida dicono molto molto molto altro.
Ma ci vuole volontà e impegno per capire quanto scritto in documenti importanti.
Direi che più che preoccuparsi che le mail vengano pubblicate sarebbe il caso di preoccuparsi che la legge venga applicata, perché i giudici danno ragione alle famiglie quando i docenti ignorano volutamente la legge.
E la sua mail/domanda/colloquio/richiesta/altrro è CHIARISSIMA nel confermare che nulla, ma nulla, fate con ………
A proposito di mail, social e pubblicazioni……ma spiate i profili privati?? Sapete che è reato, vero?? Mi indicate di preciso dove le ha viste queste mail pubblicate con riferimenti a soggetti con dati personali e precisi, con tanto di nomi e cognome?? Attendo davvero con ansia e curiosità.
Anche perché in maniera anonima io pubblico qualsiasi cosa ritenga più opportuno, qualora fosse necessario per me. Spero le sia chiaro.
Ma poi…..ma perché continuate a parlare con la famiglia di qualcosa che non è opera della famiglia dando indicazione su cosa e come fare e chi deve farlo???
Perché non parlate con me direttamente??? Avanzare richieste e pretese alla famiglia mettendoli in difficoltà, è questo il modo di comportarsi di quelli che si definiscono professionisti??
Perché sapete forse che li mettete in difficoltà e gli fate paura??? Perché avete incontrato persone educatissime che faticano a chiedere ciò che al figlio spetta di diritto?? Ma seriamente agite cosi???
Ma la mail pubblicata in cui la lodavo ANONIMAMENTE, proprio lei, quando ancora non avevo chiare molte cose non l’ha vista?? Quello no, vero?? Fa comodo spiare solo quello che conviene.
Ah già, è pubblico quello che scrivo, ma è anche anonimo eh. Tanto perché vi sia chiaro.
Per vostra mera, e carente, informazione, il garante della privacy ha emanato un comunicato, nel lontano 19.11.2012 (pensi un pò son trascorsi già ben oltre 11 anni) che recita così “la registrazione delle lezioni a scuola per motivi di studio individuale è consentita a tutti gli allievi, e non rientra nella legislazione in materia di privacy” .
In sintesi, come lei dovrebbe ben sapere avendo studiato all’università, a scuola TUTTI gli studenti possono registrare ma non possono divulgare. Non è richiesto alcun permesso.
Le assicuro che i bambini non hanno proprio alcun interessa a divulgare cose di scuola, ma nessuno proprio. Hanno di meglio da fare.
Che poi, facendo un banalissimo ragionamento, e deducendo banalmente, nelle registrazioni si sente una voce e null’altro, niente cognomi, dati personali, date di nascita o indirizzi di casa. Quindi?? Quale sarebbe il problema reale?
È stato inviato a tutte le scuole. E’ anche pubblicato su tutti i miei social, visto che li seguite attentamente.
Per quanto riguarda la valutazione dei bambini DSA, la legge 170/2010, con tutte le successive integrazioni e decreti vari, è chiara e supera evidentemente il decreto 122 del 2009, ormai vecchiotto, ma parecchio.
In un video di 3-4 anni fa, un esperto del ministero spiega chiaramente il significato della parola “compensare” in banale italiano, come dice lui nel video, e deduce che se lo studente dsa compensa la parte carente (causata dal dsa e non dalla mancanza di studio) i due voti non fanno media. E’ talmente banale da sembrare quasi stupido. Il video è pubblico, ed è anche su tutti i miei social.
Vediamo di chiuderla qui la questione altrimenti le conseguenze potrebbero essere spiacevoli per tutti.
Questo continuo fare riferimento a ciò che faccio e pubblico, instillando nel cervello delle famiglie che io mi stia comportando in maniera illecita e scorretta si chiama DIFFAMAZIONE, a casa mia come a casa sua. Attenzione, bisogna fare molta attenzione.
La Signora ……. legge in conoscenza per MIA TOTALE E ASSOLUTA VOLONTÀ e qui si chiude la questione. Evitate di parlare di questo con la famiglia e di assillarli ancora con questa storia che, FORSE potrebbe riguardare me, di certo non loro. Facciamo gli adulti, per una volta, che io invece questo desidero, lasciate in pace loro e me.
E no, stia serena NON HO LETTO NULLA DI QUANTO DA LEI SCRITTO, se mai ha scritto qualcosa.
Quindi eviti altre storie inutili alla famiglia, per carità.
La questione semplicissima è che essendo io dotata di, giusto due, neuroni funzionanti, e visti i trascorsi, vista la tristezza costante di ……. nel vedere che i compagni di terapia fanno tutto come loro diritto, viste le domande continue e ripetute su strumenti, tempi, dettati, appunti, registrazioni, vista le richieste continue tipo “non pubblichi questa cosa vero?”, anche quando si tratta di un banale successo scolastico (tanto per farvi capire a che livelli riuscite ad arrivare col terrorismo psicologico) pervenutemi dalla famiglia ………. anche una persona poco dotata avrebbe capito che c’è qualcuno dietro che queste domande le pone a loro, le pone di continuo, li mette in difficoltà ottenendo solo enorme confusione, ansia, paura di ritorsioni contro il bambino.
Le domande che voi fate vengono puntualmente e inevitabilmente girate a me, e chi due cosette le ha studiate poi riconosce la preoccupazione, l’agitazione, l’incertezza, il dubbio, la paura di sbagliare, l’ansia di chiedere l’ingiusto, lo smarrimento del non sentirsi sicuri, sul volto di due genitori. Cosi, per dire.
Le avevo scritto, personalmente a lei come si evince qui sotto nello scambio mail, meno di un anno fa in totale serenità, pur avendo trascorsi difficili inerenti un altro bambino, per trovarmi di fronte una persona che a parole costruisce il mondo con tanti “fiocchettini rosa” e tante belle parole ma poi nei fatti, in classe col bambino, non applica nulla di quanto previsto dalla legge, con danno esclusivo a carico del bambino penalizzato emotivamente e negli apprendimenti.
Ho fiumi di audio di …… in cui lamenta “sofferenza a scuola”, stanchezza, certezza che i docenti pensino che sia “lento e svogliato”. Lento.
Docenti non gli consentono l’uso dello strumento in classe, strumento che lo renderebbe completamente autonomo e libero, ma che lo definiscono “lento”, che chiedono la compilazione del modello R, per il sostegno.
Il sostegno. Gli strumenti no, ma il sostegno si.
Assurdo quanto ridicolo anche solo pensarlo per chi ha un QI, accertato, alto come il suo.
Le avevo spiegato nelle mail con molta puntualità tutte le necessità del bambino, l’uso del computer, tutti gli strumenti necessari e il perché fossero necessari. Lei si era anche scusata per non aver capito in precedenza.
Risultato?? ……… in classe attualmente non usa il computer e nessuno strumento importante. Io rifletterei su questo più che stare a sbriciare i miei social.
Non servirebbero pdp, non servirebbero diagnosi, non servirebbero richieste della famiglia, perchè i docenti bravi, davvero, dovrebbero sapere come e cosa fare coi bambini, a maggior ragione se in possesso di una diagnosi di dsa di grado severo come quella di ……..
Avevo sperato di trovare professionisti preparati. E’ rimasta una speranza.
Una legge che esiste da 13 anni e ancora si chiede se deve copiare alla lavagna o fare dettati.
Non ci si crede, non ci si crede. Ma la formazione che tanto millantate e ostenate dov’è??
La questione si chiude qui. Al prossimo riferimento a me, alla mia professionalità e al mio lavoro provvederò.
Ho certezza che nessuno di voi agirà contro il bambino, si spera si riesca a comportarsi da adulti, almeno adesso, anche perché il bambino finora, in un anno e due mesi di scuola, ha già penato abbastanza vedendosi tolto ogni suo diritto.
Inutile salutarla cordialmente, visti i trascorsi e il suo modo di agire nei miei confronti.
Non si preoccupi di rispondermi, faccia come l’altra volta, mi ignori che saremo felici in due della cosa.
Anche perché non leggerò risposta, il suo indirizzo sarà bloccato.
Può continuare a dialogare con la famiglia, che però verrà da me messa in guardia su una eventuale e continua violazione della legge. ……. ha diritto a studiare nella maniera migliore per lui e ha diritto ad una formazione adeguata.
Ma una ultima cosa gliela chiedo, e non voglio risposta. Magari però riflette.
Ma a lei farebbe piacere se suo figlio fosse trattato cosi, senza possibilità alcuna di poter fare e dimostrare, quanto e cosa sa e può fare??? Credo di no. Anzi, ne sono certa.
Io mi auguro solo che i bambini della vostra scuola possano vedere la luce, un giorno.
Buon proseguimento. Lucia Fusco.