La scuola. La buona scuola.

Seguo questo ragazzino da pochissimo, meno di due mesi.

Un massacro, e mi sto trattenendo.

Una violenza inaudita nei suoi confronti, nei confronti della famiglia.

Una spocchia da parte della scuola vergognosa.

Una capraggine come poche volte ho visto nella vita.

E oggi ho perso la pazienza e l’ho fatto sapere anche a tutti quelli del Miur di quella regione. E ora vediamo.

Perchè uno vuole anche capire che siete ottusi, chiusi, lesionati proprio. Ma anche basta. Basta fare gli stronzi sulla pelle dei bambini.

Lui, il mio ragazzone incazzato e avvilito, forse cambia scuola, e magari riprende a vivere, che voi siete la vergogna assoluta. Ma caxxxxxte sangue.

E’ certo.

Il posto fisso e le grandissime merde che lo occupano.

E chest è.

Mail mia in risposta a quella della mamma:

E mi permetto di aggiungere in qualità di terapista di ………… (logopedista specializzata in dsa) che stando a quanto accade a scuola, nonostante …….. abbia tutti gli strumenti-computer-programmi, nonostante io lo abbia comunicato più volte ai docenti e alla scuola, nonostante la diagnosi di ………. evidenzi e confermi il dsa e la necessità di strumenti, appare come se non ci fosse una adeguata comprensione dello stesso dsa, o forse un rifiuto a capire.

Come si può chiedere ad uno studente che ha difficoltà di lettura, si proprio di lettura, e di comprensione, di leggere dal cartaceo e poi scrivere al computer??? Ma che senso ha usare il computer solo per scrivere se la difficoltà di ………. e la lettura e la comprensione?? A tratti sembrerebbe uno scherzo, se non fosse drammaticamente e tristemente vero il massacro che ……….. sta vivendo. Una collezione di 1-2-3 (i voti) che non hanno senso alcuno e che restano lì senza che qualcuno si chieda quale sia il problema.

Sconcertante che uno studente debba ricordare al docente, che gli mette 1, di sottolineare che gli abbia tolto le mappe e che lui ha rifiutato di farsi interrogare senza, o che deve ribadire fino alla nausea che ha necessità di file digitali per la verifica, spiegando che senza computer non capisce e legge a fatica, il tutto sotto gli occhi dei compagni e di docenti scettici??

Ma un bambino in carrozzina deve chiedere tutti i giorni il favore di poter avere uno scivolo a disposizione??

Ma si riesce a capire il dolore, la ferocia, la demotivazione e la resa che questo ragazzino sta vivendo???

Ma ve lo dobbiamo raccontare che ………. fa fatica ad alzarsi dal letto e che non vuole più studiare, cioè che non vuole proprio più andare a scuola perché tanto (afferma con sicurezza) a nulla serve tutto quello che fa?? Ha scelto di lavorare, dice che è meglio, e forse ha ragione. Almeno li nessuno mette in dubbio quello che lui dice.

E di chi è la responsabilità di tutto questo??

Ha una diagnosi, la famiglia ha provveduto.

Fa terapia, la famiglia ha provveduto.

Ha un computer suo con i libri digitali e programmi adeguati al dsa, la famiglia ha prontamente provveduto.

Ma che altro si chiede??? Ma che altro si vuole da questo ragazzino che è arrivato al 3 superiore devastato perché i docenti non hanno mai capito (prima) e accettato (dopo) la sua dislessia, tanto è vero che, (giusto per fare un banalissimo esempio) in 3 superiore ancora gli viene chiesto di ripetere a memoria le sequenze, cosa che i dsa non possono fare e che anche i bambini all’asilo ormai sanno????

Che avvilimento. E che dolore vedere un ragazzino come …………. spegnersi ogni giorno.

Dovremmo essere noi adulti a capire, e invece non capiamo assolutamente nulla.

Decine di mail inviate alla scuola ma ignorate, eluse, cestinate.

Quando poi succede qualcosa di grave si pensa che forse si sarebbe potuto far qualcosa.

Bisogna aspettare un gesto insensato per capire?? Possibile???

Assurdo. È tutto assurdo. Inutile ribadire che sono a disposizione, lo scrivo da mesi e a nulla serve.

Non ci sono altre parole. Davvero.

Cordialmente.

Lucia Fusco, la logopedista di …………