Il malcostume della scuola italiana. (Ep. 14)

Lui è un bimbo con una storia personale ‘difficile’ alle spalle. Va a scuola ma è convinto di essere stupido. E l’unica soluzione che riesce a trovare è mangiarsi le mani, nel vero senso della parola. Due anni di massacri e dolore senza anche nulla cambi, nulla di nulla. Eppure è circondato da adulti, che dovrebbero essere qualificati. Mal di pancia, pianti, urla, e a scuola nessuno si rende conto.

Inizia terapia, grazie alla mamma che è una eccellente docente, e capisce di non essere affatto stupido. Usa gli strumenti, studia tranquillo, rinasce e le sue mani ‘guariscono’. Nella foto si vede chiaramente la ‘guarigione’. Diventa oltremodo chiaro che il suo incubo fosse la scuola.

Le signore (docenti sarebbe troppo!!) in classe colgono ogni occasione per dirgli che non deve usare il computer e spesso glielo tolgono, con le scuse più assurde.
Mai mai mai hanno guardato le sue mani o compreso che la sua situazione emotiva fosse ‘migliorata’ tantissimo. Mai una parola in merito, ma tante tante tantissime lamentele sul computer.
Scrivo alle maestre, spiego loro che non va demonizzato il computer, che il bambino è finalmente sereno, basterebbe guardare le sue mani e il suo sorriso.
Non ve lo racconto che non hanno mai risposto alla mail, non ve lo racconto che in classe hanno parlato davanti al bambino della cosa, non ve lo racconto che sono scappate dal gruppo whatsapp dove si sperava di far capire loro che il piccolo sta male, non ve lo racconto che nella stessa scuola una maestra ha alzato le mani su un bambino e che è stata allontanata, non ve lo racconto che anche altri bambini della stessa classe stanno male, non ve lo racconto che affermano che il bambino è bugiardo, impelerà mente bugiardo ed ha anche allucinazioni visive e uditive.

Vi racconto che mi hanno diffamata con la famiglia e con altre maestre, ed anche col bambino. Vi racconto che ho scritto alla dirigente per spiegarle che non si diffama, che il bambino sta male e che la mail era una richiesta di aiuto. Vi racconto che il bambino non è il loro problema. No.

Vi faccio leggere una parte della mail ricevuta, un inno a se stessa e alla SUA meravigliosa scuola. Numeri snocciolati come fossero trofei, disabili, Bes e dsa compresi.
Un inno alle sue docenti di altissimo livello INCLUSIVO, si ha avuto il coraggio di scrivere questa cagata, parlando proprio della scuola dove i bambini vengono picchiati oppure si mangiano le mani.

L’imbecillità non le consente di valutare la sofferenza del bambino, al quale nella mail nemmeno accenna. E non le consente di capire che la scelta di una scuola avviene per altri motivi, non perché c’è lei a capo. Lo schifo, pagato da noi, e dove trovarlo.

E Chest è!! N.B. Il materiale è tutto nelle mani del mio legale. E no, non ti sbattere proprio dirigè che è tutto anonimo, della merda sei a conoscenza solo tu che sai bene e che leggi, perché il post te lo lascio aperto. Cia cia.