Il malcostume della scuola italiana (Ep. 25)

E niente…..quello che riescono a fare i docenti ha dell’inenarrabile. E ogni volta è sempre peggio. Ogni volta è vomito. Consiglio di classe, oggi, con tutti i docenti. Ah no, non è un consiglio d classe, è un favore che ti hanno fatto. Loro. A te.
Ah….mi hanno chiuso la chiamata in faccia “invocando il diritto al disconnessione”. Vi giuro che non sto scherzando, hanno invocato proprio sta mischiata qua, e l’hanno detta anche a voce alta.
La merda aumenta e la puzza arriva lontano.

Tu gli spieghi che il ragazzino sta male a scuola e ti dicono (in coro tutte appassionatamente) che è “solo” adolescente. Ma dai?? Non me ne ero quasi accorta.

Tu gli dici che a scuola sta male e ti dicono che ha un disagio emotivo e devi portarlo dallo psicologo. E ce lo devi dire tu con tutte le valutazioni che ha fatto? Che ci stiamo girando i pollici secondo te?? Ah, giusto…sbologniamolo il problema, molliamolo a qualcun altro che è meglio!

Tu gli dici che si deve abituare agli strumenti e di dargli tempo e ti dicono “beh ma da inizio anno, che andava benissimo (ma stranamente manco arrivava al 6!!) all’improvviso è molto calato.

E tu gli chiedi se si siano chiesti perchè sta male solo a scuola.

Tu gli dici che devono attenersi alla legge e fare una verifica al giorno e ti dicono “beh, se non riesce a studiare allora si fa fare la giustifica dalla mamma e non la fa, che problema c’è?”. C’è che tu devi lavorare e non lui che perde le verifiche anche giustificato cosi tu non hai responsabilità alcuna.

Tu gli dici che usa gli strumenti da pochissimo e che ancora non si sente tranquillo a scuola visto che i docenti gli danno il cartaceo e lo controllano a vista standogli fissi alle spalle e ti dicono che deve andare dallo psicologo perchè si sente diverso (a nuje nun ce ne fott proprio di essere dsa!! Anzi, ne siamo fieri.).

Tu gli dici che con matematica sta male (e ha ragione!!!) e ti dicono di non offendere la collega bravissima e stupendissima, che non si fa questa brutta cosa, non si attacca una docente cosi. Ma serio non capisci che parlo del bambino e di come sta in classe e non della tua amata collega?? Ma serio???? Poi la stessa docente di matematica le dice “guarda che io non mi sono sentita attaccata, credo che la signora volesse dire altro” e lei “ah ok” senza le minime scuse dovute!!!

Tu gli dici che lui studia e tanto ma che se non viene messo in condizione di dimostrarlo si ottiene poco e ti dicono che “ha bisogno di aiuto a casa e in tutte le materie se non ci arriva, cosi qualcuno gli spiega le cose!!”. E tu che fai?? Te gratti la panza?? E che è ritardato che ha bisogno di affiancante costante??? Ma hai mai sentito parlare di strumenti???

Tu gli dici che la collaborazione è importante e confrontarci per il bene del ragazzino è fondamentale e ti dicono “ma le mail, ma a cosa servono, ma che senso ha. Anche perché basta parlare.” E io secondo te devo stare al telefono con te, quando tu non lavori ma io si, perché a te le mail infastidiscono?? E perché poi ti infastidiscono?? Ma che problema c’è?? Loro: “Le mail sono fuori dall’orario di lavoro e noi siamo già oberate, fin troppo”. Io: “Apritele in orario di lavoro, facile.” Avrei voluto aggiungere altro ma ho taciuto.

Tu gli chiedi come mai continuino a dire che questo ragazzino ha tutti questi disagi (solo emotivi da risolvere fuori dalla scuola, a loro dire) e perché non pensano che forse le cose vadano cambiate a scuola e ti dicono “beh, oggi fuori dall’orario di lavoro e senza essere pagate siamo qui, tutti i docenti, cosa che non si fa mai e che non è prevista, proprio per …….., per aiutarlo.” Gli ho spiegato che l’aiuto è per loro, che tutte le scuole di italia fanno consigli di classe e che potevamo chiederlo direttamente alla dirigente, ma proprio senza alcun problema.

Tu gli dici, gli dici, gli dici…….ma siccome non reggono il confronto, e si schierano come manco una squadriglia molto ben assortita saprebbe fare, ti chiudono la conversazione in faccia.

Tu glielo scrivi e s’apparn (si giustificano) e merd proprio!!!

Eccoli, i meravigliosi docenti della scuola italiana.

Questa grandiosa e stratosferica gente colta e preparata. Ma soprattutto molto molto molto ben educata.

A munnezz…..e l’agg trattat!!Io vorrei avere fiducia, vorrei crederci, vorrei poter stare tranquilla e pensare che la scuola cosa cambiare. Ma come si può se i soggetti sono questi??

E chest è!!

Mail inviata appena chiusa la conversazione a tutti i docenti.

Io: Chiudere la conversazione mentre qualcuno vi sta parlando non è educazione. Ma proprio no. E descrive chi lo fa.Non si commenta, non è definibile. Mah…..senza parole davvero. E poi è ……… che ha problemi adolescenziali.

Prendo atto. Cordialità

Solo una ha risposto: Dottoressa Fusco L’intento della riunione era creare un confronto nell’interesse del ragazzo. Nel concludere ci siamo detti che occorreva, alla luce del suo lavoro, prevedere un tempo per dare ad ……… la possibilità di utilizzare al meglio tutto gli strumenti di cui ha diritto per poi riaggiornarci riguardo gli esiti. Non mi risulta che abbiamo interrotto la conversazione in malo modo. Purtroppo a volte a distanza è facile che le cose si percepiscano alterate. Le rinnovo i miei saluti e quelli dell’intero consiglio.

Io: Professoressa io stavo parlando, e siamo in tre ad averlo visto e sentito.Bene cosi. Ribadisco, visto che lo ha scritto lei, che ……… ha necessità di collaborazione da parte dei docenti, non solo di imparare strumenti. Tutti i docenti, anche quelli che oggi hanno negato l’evidenza dei fatti più che provati e con tanto di testimoni.Questo è. Buon pomeriggio.

Lei: Dottoressa Diamoci anche noi il tempo di fare ognuno il proprio lavoro. La costruzione di un rapporto di affidamento e fiducia tra l’insegnante e ciascun alunno passa attraverso fasi del tutto personali che bisogna lasciare anche all’autonomia dei docenti. La ringrazio nuovamente per il suo intervento.

Io: Non ho alcun intenzione di discutere qui sul fatto, ad esempio, che dare tre verifiche o continuare a darlo cartaceo o piantarsi alle spalle del dsa a “controllare” come un falco non è certo aiutare….ma è violare la legge e violare le basi della banale pedagogia mettendo in grave difficoltà lo studente, in piena autonomia del docente però, quello sicuro. Parlavo di mera educazione quando ci si confronta con professionisti, ma noto che spostare l’attenzione su altro è passi. Menomale che non accade mai con le altre scuole, altrimenti sarebbe drammatico. Bene, benissimo cosi.

Possiamo chiudere la questione.