Quella bella. Quella competente. Quella che sa.
Nulla hanno fatto per questo ragazzino dal primo giorno di scuola.
Ora che ha il computer (da tre settimane che fa terapia con me) con tutti gli strumenti necessari, si son svegliati qualificati e competenti, preparati e aggiornatissimi, sanno capire una diagnosi finora ignorata, sanno che strumenti occorrono, sanno che non deve affaticarsi nella ricerca di essi e saranno loro a fornirglieli, in barba ad ogni forma di autonomia.
Ma saranno anche loro a decidere se e quando il ragazzino potrà utilizzarli, si hanno scritto cosi.
Non esiste il “medium perfetto” (che cazz vorra dì!!) ma loro hanno la perfezione nelle mani, sanno come, dove, quando e perchè.
Adesso però, fino a un mese fa il buio totale.
Loro, che nulla hanno fatto finora, LORO adesso tutto sanno, ma tutto tutto.
Sanno degli strumenti, del “disturbo”, dell’affaticamento nella ricerca, della demotivazione che affligge il ragazzino da mesi, ma sanno che però bisogna pensare anche agli altri studenti e poi al dsa, eh.
Che vedessi mai che il ragazzino si dovesse sentire troppo considerato, eh.
Come glielo spieghiamo che è il ragazzino a decidere quali strumenti utilizzare al momento?? E che fa terapia anche per questo??
Che poi se c’è una verifica difficile e lunga allora se ne fa solo una, invece se è una verifica facile allora se ne faranno anche più di una.
E chi stabilisce se è facile??
E in quale punto della legge o delle linee guida è scritta questa genialata??
Vincolo non eliminabili?? Cioè??
Il pdp può essere “rivisto” ma senza stravolgere la struttura eh!!
Che poi, è meglio che usi il computer della scuola, però il computer non è strumento, lo sono i programmi che ci sono installati, ma sono sul computer personale e non su quello della scuola, cosi giusto per dire…..e allora deve usare un po questo e un po quello, un po si e un po no, perché loro, LORO, cosi son contenti.
E siccome la gioia deve essere la loro e non quella dello studente, si DEVE far cosi.
Che mica possono assumersi la responsabilità degli occhiali del bambino!! Ah no…..era il computer, non gli occhiali, giusto.
Quanti bei paroloni, quanta finta cultura ostentata con qualche frase ad effetto, e quanta saccenza e presunzione manifestata, quanta finta conoscenza esibita ma mai attuata.
Sono loro, sono i docenti della scuola italiana, distruggono le vite dei ragazzi, gli fanno odiare la scuola, li allontanano dall’apprendimento e dal piacere della conoscenza, sono quattro docenti ringalluzziti pieni di sé, e non si fanno scrupolo a metterlo nero su bianco.
Che quando devono raccontare di se non si contengono, sono estasiati dal narrare quante meravigliose cose sappiano e sappiano fare.
Loro, i migliori in assoluto.
Loro, loro che vengono derisi da tuti, criticati, ridicolizzati dagli stessi studenti, perdono le cause in tribunale, ma son convinti che il loro potere è superiore ad ogni cosa e si sentono dei padreterni, fino a che però poi ci sbattono il muso, ma forte.
In tre ci si sono messi per partorire questo abominio.
La coordinatrice, in primis che le brucia assai assai. La referente e il dirigente.
Questi di “docente” (che trasmette il suo sapere al discente) non hanno nulla, esercitano potere, controllo, intimidazione, paura, terrore. Uno schifo, assoluto.
Questa è la scuola italiana.
E chest è.