La vicenda di M… – parte 1

Una cosa vergognosa….davvero vergognosa.
Mi auguro che questa gente vada via dalla scuola il prima possibile.

Da sentirsi male……e ci è mancato proprio poco!!

Salve Professoressa. Le scrivo perchè mi preme chiarire alcune cose, visto l’andamento dell’incontro di oggi.

M……….. che è stato in studio da me oggi e con il quale abbiamo fatto una lunga chiacchierata servita a rassicurarlo e rasserenarlo dopo l’inferno vissuto stamattina, legge in conoscenza a questa mail così è chiaro, a lei e a tutti, che lui è al corrente di tutto quanto e che nessuno prende il suo posto. Ha una testa funzionante e sa perfettamente quello che vuole.

M……… fuori dalla scuola ha una vita regolare, una ragazza, una grande passione che coltiva con amore e moltissimi amici. Il suo incubo è SOLO la scuola. Lui è disamorato dell’apprendimento. E la colpa non è certo sua.

Le scrivo in assoluta tranquillità, le scrivo in pace e con la voglia di collaborare al meglio come HO SEMPRE FATTO con tutte le scuole, le scrivo senza alcuna voglia di discutere o litigare, senza alcuna intenzione di accusare nessuno.

Ma dopo quanto accaduto oggi è necessario che io mi difenda (dalle affermazioni gravi insinuate più volte, questa si che è diffamazione) e che le cose siano chiarite restando tutte nero su bianco.

Mi creda, le scrivo in assoluta tranquillità e con la convinzione che lei voglia e possa capire quanto io stia per dirle, senza vedere offese o accuse dove non ci sono. Mi auguro che non ci veda nulla di particolare e che a nessuno vengano in mente cose strane. Sto chiarendo con lei, e solo con lei, nell’assoluto interesse di M…….. e solo di M……….

Le è chiaro, adesso, che M……… non è in grado di confrontarsi con i docenti? E’ chiaro perchè ha dato incarico a me di farlo? Comprende perché M…….. ha necessità di qualcuno che parli per lui?? Se lo conoscete da sei anni perchè non avete compreso questo aspetto fondamentale della sua personalità? Perchè lo avete costretto a questo confronto assurdo nel quale lui ha subito la cosa peggiore che uno studente possa subire?

Le chiedo…..secondo lei è stato rasserenante per M…….. sentire “lei lo imbecca, lei lo protegge, la famiglia lo copre, la famiglia non lo fa crescere, lui è troppo protetto, lui è in uno scudo protetto da tutti”……?

Lui chiede solo quello che gli spetta di diritto per la sua dislessia ed ha la enorme difficoltà di non riuscire ad esprimersi con serenità quando qualcosa non va e per questo chiede ad altri, a me in questo caso, di farlo.

A cosa serve continuare ad evidenziare che lui non sa farlo, che poi all’università come farà a farlo, ecc?? Eravamo riuniti, su mia esplicita e continua richiesta degli ultimi mesi, per cercare di aiutarlo adesso e non per sindacare tutta la sua vita futura e quello che dovrà fare. Avremmo dovuto preoccuparci di quello che deve fare adesso a scuola.

Io non sono mamma ma, probabilmente, voi lo siete. Se vostro figlio fosse stato messo in mezzo a sei docenti (più il preside) che dichiaravano di essere i migliori in assoluto negando TUTTO quello che lui fa tanta fatica a dire in maniera chiara, sei docenti che si difendevano dicendo qualsiasi cosa (Sii sincero M……..!! Di la verità M……. e guardami!! Dai M…….. dicci il nome di chi ti massacra!! Dicci il nome di chi ti causa le sofferenza!!), vi sarebbe sembrata una cosa corretta? (tutto questo mentre le docenti li vicino facevano le battutine sul termine “massacrare” e M………. le sentiva), lo avreste ritenuto corretto e lo avreste accettato senza muovere un dito?

Se vostro figlio avesse subito quello che ha subito oggi M…….. voi ne sareste state felici?? Io credo proprio di no. Non conosco nessuna mamma disposta a sopportare una cosa del genere e mi sorprendo di come sia potuto accadere da parte di sei donne, oltre che docenti e pedagogiste.

Mi creda…..oggi è stato un incontro terrificante anche per me, mi sono sentita processata al posto di M……… Mi si è stretto il cuore a vederlo li seduto che cercava di parlarvi senza riuscirci e abbassava il capo sconsolato.

E poichè ci sono passata negli anni di scuola, il dolore è tornato tutto e in maniera dirompente. Non oso immaginare come si sia sentito M……… Avrei fatto di tutto per evitargli questo orrore e purtroppo non ci sono riuscita. E questo mi addolora enormemente, non sa quanto.

Io non temo assolutamente nulla, mi creda, so quello che faccio e come lo faccio. Ho un legale che mi segue passo passo e so bene come muovermi e so come e cosa scrivere, soprattutto.

Sono assolutamente sicura dei miei passi ma oggi, li con voi, non avrei MAI voluto essere al posto di M…….., proprio mai e in verità, non avrei voluto essere nemmeno al mio posto. No.

Sarei uscita volentieri di corsa da quella stanza portando via M…….. con me, per non fargli sentire tutto quello scempio che stava venendo fuori.

Sono stata costretta a dire cose di lui che in sua presenza non avrei mai detto ma dovevo pur difenderlo dalle accuse continue di non studiare.

Affermare che balbetta solo quando NON studia, lei mi può insegnare, è una cosa che non ha ne capo ne coda, fuori da ogni fondamento scientifico/medico. Basta consultare un banalissimo manuale per conoscere l’andamento della balbuzie. Eppure si è ironizzato anche su questo. Lui balbetta quando non sa le cose e quando non studia, quando studia non ha niente di niente e va benissimo a parlare e a leggere. Non balbetta e non è dislessico. Che altro avrei dovuto dirvi se non tacere in virtù del rispetto per M………. che era presente?

Sa quale è il vero problema? E’ che M…….. sa perfettamente che i docenti non hanno ne fiducia ne stima di lui, sa che sono prevenuti con lui ed è per questo che non riesce a confrontarsi serenamente con loro, quindi non riesce a parlare perchè non è sereno. Mi sembra una cosa chiara da capire eppure non arriva proprio ai docenti.

Oggi si è anche insinuato che M…….. ha i libri sul computer e che quindi può copiare. TUTTI gli studenti possono provare a copiare che sia da un libro, dal telefono o dai foglietti, M……. come gli altri. Perchè contestare solo lui che ha il computer non è ancora chiaro.

Mi sono resa conto che c’è una situazione completamente alterata tra M…….. e i suoi docenti. Anche in virtù di quello riferito da alcuni compagni di classe alla docente di filosofia (M……. va dichiarando che ha la promozione in tasca ma fa fatica a parlare tanta è la sua ansia in queste settimane!) che però ha chiesto chiarimenti solo oggi davanti a tutti e non a M……. in disparte. Fatto sconcertante anche questo. Chiedete a M……. di confrontarsi con voi e di dirvi le cose ma voi non lo fate con lui. Perchè? Avete mai parlato con M……. in maniera chiara e serena senza pensare che lui ci marciasse e che volesse a tutti i costi lo sconto (lo ha detto anche oggi la docente di sostegno pensando di non essere sentita) magari proponendogli cose che lo potessero aiutare?? Io lo chiederei direttamente a M……..

M………. mi ha sempre detto che lei lo ha aiutato sempre e comunque e mi ha anche detto che l’unico anno in cui ha studiato bene era quando aveva lei come docente, cosi come ha detto invece che gli altri docenti vanno a fasi alterne e spesso lo mettono in difficoltà.

Se avesse una buona capacità ad esprimersi avrebbe detto questo oggi. Le scrivo io e le riferisco quello che M…….. dice a me perchè lui mi chiede questo. Perchè accusarlo di non avere idee o coraggio anzichè credere a ciò che scrivo sotto sua indicazione??? Anche questo oggi lo ha sconvolto e molto.

Le confesso che sentirsi derisi (si derisi e parlo di me stavolta) dalla docente di sostegno che faceva osservazioni continue e fuori luogo nei miei confronti è stato davvero aberrante. Lascio cadere i commenti su M……. e la famiglia che sono stati fatti. Pietosi davvero. E mi creda lo ha fatto di continuo, di continuo e con assoluta arroganza e raramente, nella scuola, ho visto cose del genere. Come quando di M……. e del compito di filosofia andato bene ha commentato “ah, quindi gli è venuto il genio all’improvviso visto che normalmente ha problemi a parlare e scrivere” ed ha schioccato le dita delle due mani mentre lo diceva. Questo lei pensa che a M……… sia piaciuto?? Pensa che lo abbia tranquillizzato o aiutato? Come aberrante è stato ascoltare le affermazioni e le negazioni della docente di inglese, le minacce continue della denuncia, il negare quello che ha detto nell’incontro precedente, la risatina con la collega vicina. Aberrante, tutto assolutamente aberrante e surreale.

Se le dicessi che io ho le prove di quello che le dico mi crederebbe? Ci creda……la docente di inglese nell’incontro precedente ha esattamente detto quello che io le ho riportato. E tra le altre cose lo ha detto più volte anche alla famiglia. Ha insistito con la storia della nuova diagnosi e della indicazione da parte della asl al non dover fare lo scritto di lingua. Può chiedere al Professore che era presente per caso quel giorno e che difese M…….. spiegando che è il consiglio di classe a stabilire se fare o meno lo scritto in lingua.

Oggi ho visto tante persone preoccupate di affermare i loro titoli, la loro bravura a scuola come docenti, persone preoccupatissime di difendere la loro rispettabile reputazione e il buon nome della scuola (???), minacciare la denuncia contro pseudodiffamazioni (un piccolo consiglio: informatevi bene perchè c’è “violazione del segreto epistolare” leggendo mail altrui e affermando poi di voler denunciare. Si possono anche leggere le mail degli altri, ovviamente, ma non si possono usare in alcun modo, lo so con certezza assolutissima).

Ho visto tante persone unite TUTTE contro un ragazzino di 19 anni. Che come ha visto poi è crollato, in un pianto desolante e rassegnato, a prova di quanto io dico e vado affermando da mesi nelle numerose mail scritte.

Ma ho visto davvero pochissima voglia o intenzione di aiutare M……. e di capirlo. Ed era questo che mi aspettavo oggi. Solo questo e null’altro.

M……. oggi mi ha detto “ma io mi aspettavo che mi chiedessero quale fosse il problema, cosa c’è che non va o che mi dicessero -M……. cosa è che ti preoccupa tanto, come mai stai male, cosa possiamo fare-“ ed invece ha visto lo scontro e il muro nei suoi confronti.

Ho imparato a controllarmi negli anni, a non cadere nel meccanismo del dolore vissuto a scuola, ma mi creda oggi è stato davvero difficile, eppure son passati 30 anni e molto dovrebbe essere cambiato. Dovrebbe.

Sei adulti, che si danno man forte tra loro con risatine e ammiccamenti, contro uno (o me o M……..) è cosa assai scorretta. Alzarsi e andare via mentre si parla è cosa scorretta, mettersi tutte contro una minacciando la denuncia, è cosa scorretta anche in virtù della presenza di M…….. Mi creda, a me non fa paura, ma proprio per niente, la minaccia ricevuta ma M……. si è preoccupato anche per questo.

Non era questo lo scopo della mia richiesta. Io sono abituata ad altri tipi di collaborazioni. Sono consulente di molte scuole, collaboro con un provveditorato e faccio corsi GRATUITI nelle scuole da anni con la collaborazione e il sostegno dei docenti (molti) che sono nella nostra associazione e che lei ha avuto modo di conoscere e ascoltare. Docenti altamente qualificati e preparati. E sentirsi dire che, di un intero incontro, rimane impressa esclusivamente la frase usata da uno studente che ha raccontato la sua storia (studente che ha subito gravi danni e ingiustizie dalla scuola, voi non conoscete la storia di quel ragazzo e non potete sapere ne giudicare la sua frase o la sua reazione) lo trovo gravemente riduttivo ma per la persona che lo afferma e non di certo per lo studente o per la nostra associazione. Ed anche questo dice qualcosa, o no?

Nei corsi che faccio trovo docenti disposti a mettersi in discussione, a riconoscere gli errori dei colleghi, errori frequentissimi e che sono a conoscenza di tutti. Le cause vinte dalle famiglie sono moltissime e in tutte si riconosce la responsabilità dei docenti e della scuola. Stavamo affermando il vero il giorno del corso, nessuna bugia, solo il racconto di un ragazzo che ha tanto sofferto a scuola (“professori bastardi” è il suo vissuto e non può certo essere sindacato da una docente che si offende!!).

Però Professoressa, mi aiuti a capire…….io ritengo che quando si abbia la coscienza a posto, se si è tranquilli di quello che si fa quotidianamente, non ci si sente ne offesi ne chiamati in causa. Sbaglio??? Io, quando si parla male di una mia collega, cerco di capire gli errori commessi, se ci sono e quali sono, ed eventualmente se ha sbagliato la condanno……ma non difendo certo la categoria a spada tratta e a prescindere da qualsiasi cosa, come ho visto fare oggi tra voi.

Io posso anche insegnare a M……… ad essere forte e determinato e a farsi valere nella vita senza permettere a nessuno di mettergli i piedi in testa (ed è una cosa che faccio costantemente con tutti i miei ragazzi perchè nella vita non si sa mai cosa si incontra e c’è sempre da lottare con le unghie e con i denti) proprio come ha consigliato oggi la docente di filosofia (voglio fermamente credere che le sue parole nei miei confronti fossero sincere e non di derisione).

Posso insegnargli la giustizia e il rispetto delle regole che però dovrebbe trovare riscontro anche e soprattutto a scuola con la legge 170 che viene rispettata.

Le ricordo che M……. non ha ancora il pdp di questo anno scolastico, ne ha il pdp integrativo da presentare alla commissione d’esame e che oggi la accanitissima docente di sostegno ha affermato candidamente “si ma è in segreteria da gennaio”. La scuola deve chiamare a casa, genitori e studente maggiorenne, e comunicare che il pdp è pronto, consegnare una copia da visionare e poi chiedere alla famiglia di firmarlo, altrimenti è nullo. Consegnarlo in segreteria non vi esula dalla responsabilità di comunicare con la famiglia.

Posso fare, e faccio, tutto questo ma rimane il fatto che, nonostante tutto quello che io possa “dare” a M……., a scuola siete voi docenti che fate la differenza per uno studente e quello che ho visto oggi contro M……. mi ha scosso, traumatizzato e fortemente demotivata. Ero così sconvolta da quello che ho visto e sentito che non sono riuscita a controllarmi, come ha avuto modo di vedere. Mai successo nulla del genere, mai. Per fortuna mai. E mi auguro che mai più si ripeterà.

Oggi gli avete fatto alcune domande ed è venuto fuori che le cose non sono sempre in regola e che i docenti non si comportano in maniera adeguata con lui. Lo hanno lasciato parlare? Lo hanno ascoltato? No. Lo hanno interrotto subito ammiccando tra loro. I compiti non sono in formato digitale. Quella della docente di filosofia era una interrogazione a sorpresa (anche se senza voto) e M……. ha bisogno di tempo per prepararsi. Inglese fa media tra scritto e orale come lei stessa ha affermato. Cosa hanno detto i docenti? Hanno negato tutto ridendo fra loro e alzando la voce, in alcuni casi.

Riuscire a parlare quando hai sei persone che si spalleggiano e ti urlano contro è difficile anche per una persona come me ormai svezzata alla vita e che ne ha viste tante. Non oso immaginare lo stato di M……… Sono crollata io dopo il crollo di M…….. Vi può bastare questo per capire la gravità di quanto accaduto oggi in quella stanza.

Poi minacciare di chiamare l’ispettore e farlo presenziare all’esame di M……. per tutelarvi voi (VOI???) è stata la ciliegina sulla torta per M…….. E’ stato come ricevere un tram in piena faccia. Le chiedo ancora…..avrebbe esposto suo figlio a tutto questo??? Io credo proprio di no…..anzi ne sono assolutamente certa. Eppure l’unica cosa che si è sentita dire oggi dalle docenti era “ma che termini sono, massacrare, ma come si può, ma come si fa a fare certe affermazioni, io non posso, io non voglio, io denuncio, io non tollero…….”. Sarebbe bastato guardare un attimo solo M……. per capire come sta…….e tutti avrebbero dovuto tacere, tacere per rispetto nei suoi confronti. Poi al mio “ma non vedete che M…….. sta male a scuola, che stenta a parlare” sentirmi rispondere “guardi che stiamo male anche noi con quello che lei ha scritto, noi siamo professioniste e siamo offese” è stato ancor più sconcertante. Adulti che pensano al loro pseudomalessere (non è una logopedista che causa malessere di questo tipo e lo sappiamo bene!) quando hanno il ruolo di educatore e dovrebbero pensare al malessere degli studenti, tutti. La trova una cosa corretta Professoressa? Trova corretto dire una cosa del genere davanti ad uno studente che si affida ai suoi docenti sperando di trovare riscontro positivo?

M…….. userà qualsiasi modo per comunicare con lei, per raccontarle i suoi disagi e le sue difficoltà a scuola. M…….. ha solo lei come riferimento “sereno”, dagli altri non si sente ne capito ne stimato. Anche se oggi ha notato che lei è diventata più “buona” quando le altre docenti sono uscite dalla stanza. Prima era schierata completamente con loro. Matteo lo ha visto e lo ha vissuto sulla sua pelle. E questo non gli da certo sicurezza ne tranquillità.

Comunicherà con lei anche via mail, come lei gli ha suggerito oggi, o via cellulare. E io lo aiuterò, come mi ha chiesto lui di fare, ad esprimersi nella maniera più chiara possibile affinchè sia chiaro ciò che vuole dirle. L’avviso in anticipo così evitiamo qualsiasi tipo di fraintendimento.

Ah……M……., appena uscito da scuola, ha chiesto informazioni ai compagni di scuola e alcuni di loro non sanno cosa sia Classroom. Le chiedo di chiarire la cosa in classe in modo che venga fuori che non è M……. l’unico a non sapere cosa sia Classroom. L’accanitissima docente di sostegno ci ha tenuto a dire che M……. è distratto e quindi non sa. Gli altri studenti cosa sono??

Probabilmente la piattaforma non è di uso quotidiano e quindi non tutti ne usufruiscono e non tutti la conoscono.

Mi premeva chiarire tutto questo perchè oggi non mi avete lasciato modo di parlare serenamente. 6 contro 1 si perde. E’ logica. Vi siete difese, singolarmente e a vicenda, e avete voluto affermare cose che però, purtroppo, non trovano riscontro nella pratica quotidiana. Mi perdoni ma questa è la verità. Ascoltate M…….., chiedetegli le cose, cercate di capire come vive la scuola. Scoprirete un mondo per voi sconosciuto. Oggi mi sono resa conto che non c’è una conoscenza approfondita del dsa. Il confronto continuo con il vostro collega dislessico che ha avuto grande successo, con altri ragazzi dsa della scuola o con la ragazza con la leucemia mi ha davvero destabilizzata oltremodo. Non le dico cosa questo ha procurato a M…….. Evito.

Mi auguro che sia tutto chiaro. Se dovesse essere necessario le posso chiarire ogni singolo concetto espresso.

Cordialmente. Lucia Fusco.